Crescono i consumi di salumi, ma il settore suinicolo rischia crisi

Il consumo di salumi cresce del 17% per l’emergenza Coronavirus

Da un’analisi svolta dalla Coldiretti risulta che le famiglie italiane hanno preferito acquistare una maggior quantità di prodotti confezionati in vaschetta durante il periodo del Covid. Questo ha contribuito ad una crescita del consumo di salumi affettati del 17%, determinata anche dal crollo dei prezzi pagati dalle industrie di trasformazione agli allevatori italiani, i quali sono concentrati nella maggior parte in 4 regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte.  

Se da una parte gli acquisti sono aumentati, le spese di gestione, come quelle per l’alimentazione degli animali, hanno subito dei rincari altissimi, in alcuni casi addirittura del 26%, mettendo così in seria difficoltà gli allevatori, i quali rischiano di non rientrare neanche nelle spese dei costi di produzione.

Oltre a questo problema se ne aggiunge un altro, e cioè l’importazione di salumi prodotti con carne non proveniente dall’Italia, che danno vita ad una concorrenza sleale verso i nostri produttori. Infatti nella maggior parte dei casi i salumi fatti con carne straniera, vengono spacciati per prodotti Made in Italy e venduti a costi ridotti, ingannando così i consumatori e arrecando un danno non indifferente al mercato italiano.

Per questa ragione il 93% degli italiani è in attesa dell’obbligo di etichettatura che permetterebbe ai clienti di sapere la provenienza dei salumi, evitando così l’inganno commesso da alcuni produttori.

Data l’importanza del settore c’è bisogno di accelerare l’entrata in vigore del provvedimento visto che un paese come l’Italia non può permettere l’evolversi di una crisi della produzione dei salumi, che ad oggi ha un valore che si aggira attorno ai 20 miliardi. 
 
Per cercare di mettere un freno a tutto questo e ostacolare le speculazioni, la Coldiretti ha lanciato l’iniziativa #MangiaItaliano con lo scopo di incentivare il consumo di prodotti alimentari italiani da parte dei cittadini.
 
Queste le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in merito all’argomento: “Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti”.

Prandini ha inoltre chiesto che: “Chi approfitta della situazione di emergenza venga escluso dai fondi previsti per sostenere il comparto agroalimentare come gli aiuti agli indigenti che destina risorse anche agli acquisti di salumi”.

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